F.A.Q

Frequently Asked Questions, ovvero le domande ricorrenti degli utenti.

Frequently Asked Questions

logo amtesAMTES è una dinamica società di consulenza ingegneristica; il Suo titolare opera da decenni nel settore della sicurezza e dell’ ambiente, della prevenzione incendi, dell’acustica e dell’energetica.

AMTES è una società globale con sede a Cantù, in provincia di Como, che opera non solo localmente ma su tutto il territorio Nazionale.

AMTES ha come missione la fornitura alle imprese ed alla Pubblica Amministrazione, di servizi tecnici necessari agli adempimenti normativi in materie di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, in materia di autorizzazioni ambientali e di prevenzione incendi,

AMTES offre inoltre un servizio di formazione relativamente alle “figure” della sicurezza individuate dal D.Lgs. 81/08.

La capacità di divenire in breve tempo un protagonista del settore, è garantita da fattori quali l’esperienza e a competenza del management, la qualità, l’innovazione, la capacità di anticipare il mercato, la flessibilità, la competitività dei servizi a valore aggiunto per la clientela.

La nostra esperienza ci ha portato a lavorare per uno dei più grandi Gruppi Bancari Italiani, per Fondi di Investimento oltre una platea di clienti composta dal tessuto produttivo industriale ed artigianale italiano.

Esistono almeno tre buoni motivi per fare sicurezza in azienda:

etica

La motivazione etica non dovrebbe neanche essere oggetto di commento in quanto si giustifica da sè: la tutela dell’integrità fisica e morale del lavoratore è a fondamento di qualsiasi attività umana.

Conformità giuridica.

La Legge prevede pesanti sanzioni penali ed economiche a carico del datore di lavoro (ma anche del dirigente e del preposto) sino a prevedere misure che possono dar luogo alla chiusura dell’attività.

Convenienza economica.

Carenze nella gestione della sicurezza possono comportare incidenti ed infortuni con conseguenti costi, anche particolarmente gravosi.

Essi possono dipendere dal danneggiamento di impianti e merci, dall’avvio di procedimenti penali con conseguenti oneri di tutela legale, da inefficienze nell’uso delle attrezzature.

L’investimento in sicurezza deve essere riguardato come una opportunità: un ambiente di lavoro più sicuro è un ambiente più efficiente e più produttivo.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP – definito dall’ art. 32 del D.Lgs. 81/2008) è la persona, in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, designata dal datore di lavoro, per coordinare il servizio dei prevenzione e protezione dai rischi.

rsppL’RSPP è colui che valuta i fattori di rischio presenti all’interno di un’attività lavorativa e che progetta e pianifica il programma di miglioramento per garantire la sicurezza dei lavoratori, mentre il DATORE DI LAVORO è l’unica figura che detiene il potere di spesa all’interno del contesto lavorativo per attuare tutte le disposizioni elaborate dal RSPP.

La nomina dell’RSPP è uno degli obblighi non delegabili del datore di lavoro (Art.17 D.Lgs. 81/08).

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione collabora con il datore di lavoro, il medico competente e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza alla realizzazione del Documento di valutazione dei rischi.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione partecipa assieme al medico competente ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza alla riunione periodica indetta annualmente dal datore di lavoro. L’RSPP può essere interno oppure esterno all’azienda.

In alcune tipologie di aziende (art. 34 comma 1 ed allegato II del d.lgs. 81/2008) il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dei rischi.

La legge non prevede sanzioni contravvenzionali per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione; tuttavia egli è responsabile del reato di evento se l’infortunio si verifica a causa della consulenza erroneamente resa. L’RSPP, infatti, risponde insieme al datore di lavoro ogni qual volta il verificarsi di un infortunio sia oggettivamente riconducibile ad una situazione pericolosa che egli avrebbe avuto l’obbligo di conoscere e segnalare.

Per poter ricoprire le funzioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media superiore ed avere conseguito gli attestati relativi a specifici corsi di formazione abilitanti in relazione alla classe di rischio dell’attività (definita dai settori ATECO). La durata di tali percorsi varia dalle 16 alle 48 ore in funzione del settore lavorativo.

I responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione sono inoltre tenuti a frequentare i corsi di aggiornamento secondo gli indirizzi stabiliti dell’accordo Stato/Regione del 21 dicembre 2011.

Secondo il Testo Unico sulla Sicurezza, cioè il D.lgs. 81/2008, la nomina da parte del datore di lavoro o del dirigente di un lavoratore incaricato della sicurezza antincendio è obbligatoria per tutte quelle imprese ed aziende con più di 5 impegati.
Se invece i lavoratori presenti arrivano ad un massimo di 5, le mansioni dell’addetto antincendio possono essere tranquillamente svolte dal datore di lavoro stesso.
Non bisogna però fare confusione con l’obbligo di regidere e rispettare il Piano di Emergenza: questa prescrizione riguarda infatti le imprese con almeno 10 unità lavorative impiegate. Anche con meno di 10 dipendenti impiegati, quindi, vige l’obbligo di indicare il resposabile alla lotta contro gli incendi.
Tutto dipende quindi dalle caratteristiche interne alla specifica realtà lavorativa:

  • Numero di dipendenti
  • Valutazione del rischio effettivo in base alla tipologia di lavoro e attività svolte
  • Numero di postazioni e macchinari impiegati

Sulla base di queste valutazioni si predisporrà il livello di competenze che l’incaricato dovrà ottenere: se per far fronte, quindi, ad un rischio basso, medio o alto. Compito del datore di lavoro è quello cioè di formare una squadra di emergenza incendi

, La formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro è obbligatoria per tutte le aziende che abbiano anche un solo lavoratore dipendente o assimilabile. Quindi si applica anche ai soci prestatori di lavoro in società, associazioni e cooperative, agli apprendisti, agli assunti con contratto di formazione e lavoro, agli studenti che frequentano laboratori, a chi effettua stage presso un’azienda.

primo-soccorso-bassoIl corso di primo soccorso ha l’obiettivo di garantire un’adeguata formazione agli addetti incaricati al primo soccorso aziendale.
Nel dettaglio, il corso fornisce al lavoratore incaricato gli strumenti per la corretta gestione di infortuni e malori, affrontando gli aspetti operativi (le tecniche di soccorso) e quelli organizzativi (la gestione dei colleghi e della chiamata di emergenza).

Durante il corso, viene quindi fornita teoria e pratica per l’attuazione delle misure di prima assistenza medica. Il programma del corso primo soccorso dipende dalla classificazione di rischio dell’azienda: A (rischio più elevato) oppure B e C.
Ai corsi base, si affiancano i corsi di aggiornamento primo soccorso, da svolgere con cadenza periodica

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